Di Stefano Maria Doardo, Andrea Rossetto, Alessandra Simonini da Terre srl
La lettura della struttura paesaggistica di Valdobbiadene qui proposta prende le mossa da alcuni dati oggettivi, i quali creano i presupposti per la lettura del sistema paesaggistico.
Il primo: osservando una foto aerea del territorio comunale, appare la forma che si vede nell’immagine a lato, e su di essa la venetica Pista dei Veneti, antico tracciato pedemontano, separa l’ambito di montagna da quello pedemontano compreso tra il fiume Piave a Sud-Ovest, i rilievi collinari a Sud-Est. Se si confronta tale immagine con una ortofoto dell’intero Veneto, su cui sia tracciata la medesima strada pedemontana, l’analogia figurativa tra le due porzioni territoriali (seppur a scale diverse ovviamente) è eloquente.
Il secondo: Il territorio comunale di Valdobbiadene ha un’altezza minima di 139 m.slm. e massima di 1570 m.slm. In questa escursione sono compresi i diversi cicli agro-silvo-pastorali, a partire da quelli storicamente attestati (meno presenti nell’attualità) tra cui le transumanze stagionali più varie e frequenti delle attuali, dal ciclo del legname sino ai seminativi di fondovalle, passando ovviamente per le coltivazioni vitivinicole che sono sempre state presenti, pur in maniera ridotta rispetto ad oggi.
Il terzo: il paesaggio di Valdobbiadene, nella maggior parte del territorio comunale, presenta una caratteristica che difficilmente può essere contraddetta: l’armonia. Questo è infatti il connotato più evidente che traspira dagli scorci delle colline e dei ve