Costruita nella seconda metà dell’XI secolo, sorge lontana dall’antico centro abitato, e questo fa pensare ad una sua origine monastica.
Per questa sua collocazione la chiesa, dedicata al primo martire, Stefano, viene denominata “extra muros”.
Pochi documenti sono rimasti sulla storia di questa chiesa, ma si sa che nel XVI secolo furono necessari interventi urgenti.
Lavori di recupero avvennero nel 1696 e ancora a metà del '600, quando la chiesa rischiò la completa distruzione.
Si decise di elevare la chiesa nell'altezza che conserva ancora oggi: a eccezione delle absidi, della cripta e dei muri perimetrali, vennero completamente rifatti la facciata, la volta, la cupola e l'apparato interno.
I lavori di recupero terminarono ne...
La chiesa è stata utilizzata in passato come eremitaggio: questo è il luogo dove San Paolo della Croce e suo fratello Giovanni Battista vissero e pregarono tra il 1721 e il 1722.
Oggi è di proprietà del Comune ed ha subito nel 1997-98 una serie di interventi volti a migliorare le condizioni delle murature portanti con la creazione di un vespaio areato nella cripta e di un’intercapedine lungo le murature perimetrali; in questa occasione non sono stati effettuati ritrovamenti tali da mo...
La facciata in cotto, come nel perfetto stile Barocco, è divisa in due registri da una alta trabeazione.
Le cornici sono fortemente aggettanti e a tratti spezzate.
Il registro superiore è coronato da un timpano triangolare mentre nella parte inferiore l'unico portale ha una cornice sagomata a fastigio curvilineo.
Ai lati di questo si notano delle nicchie semicilindriche.
Ancora, a sormontare il portale c'è una grande finestra rettangolare che termina con delle volute.
La volta a cupol...
Visti i lavori di rifacimento, è stato necessario modificare gli interni per dare alla chiesa una configurazione più slanciata.
Il presbiterio è sopraelevato per via della cripta parzialmente interrata, accessibile da due scale laterali.
L'altare barocco, realizzato dal luganese Giacomo Maria Aliprandi nel 1686, come testimoniano data e firma, si presenta come un grande arco di trionfo in onore di santo Stefano.
Lo spazio è diviso in tre porzioni dalle quattro colonne tortili in pietra nera.
Al centro si apre una nicchia ampia con l'immagine dipinta del santo.
Lateralmente, altri due spazi più piccoli accolgono statue in gesso a grandezza naturale raffiguranti San Giuseppe e Sant'Antonio da Padova.
In alto, la decorazion...