Furono presentati numerosi progetti di strutture metalliche, che si adattavano meglio di quelle in muratura alle particolari condizioni altimetriche delle due sponde. Pur non ignorando il problema tecnico, il consiglio oppose un fermo rifiuto. La costruzione in muratura venne considerata "più soddisfacente per estetica, più solida, più monumentale, più italiana per carattere e tradizione." Il progetto scelto fu quello di Ghiotti, che presentava analogie con il Ponte Isabella, ma nulla di comune appariva nell'aspetto generale; il Ponte Regina Margherita risultò monumentale ed elegante, pur mancando di quella leggerezza e leggiadria che contraddistingue il ponte del Valentino.
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