da Pietro Ramella, Castelli Torri Borghi e Ricetti nel Canavese, Ivrea 1986
Le guerre tra Francesco I e Carlo V procurano danni e distruzioni alle strutture della fortezza. Nel 1688 il duca Vittorio Amedeo II soggiorna nel castello, mentre un accampamento militare è allestito tra Pavone e Romano. Nel corso del Settecento, regnano l'abbandono e il degrado. Si narra che le truppe di Napoleone, che soggiornavano nel castello, provocavano ulteriori danni e definitive distruzioni.. Nel 1870 il castello viene espropriato dallo Stato italiano e nel 1885 è acquistato dall'architetto portoghese Alfredo d’Andrade, che intende riportarlo ad antichi splendori.