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I vescovi rimangono proprietari del castello fino al XVII secolo, e dal 1327 lo eleggono come loro sede, attuando diversi ampliamenti e la fortificazione dell’insediamento: viene edificata una nuova ala a nord, con finestre ad arco acuto e una torre-porta che funge da ingresso. Alla fine del XIV secolo, nuovi interventi architettonici riguardarono i torrioni a pianta circolare, inseriti nella cinta esterna ed altre sale verso l’area del cortile. Nel XV secolo viene costruito un muro merlato a divisione tra il cortile del Vescovo e la parte rustica, dove si trova la chiesa, di proprietà della popolazione locale. Nel Cinquecento il vescovo Bonifacio Ferrero, dopo quasi un secolo di abbandono del castello, fa eseguire restauri e decorazioni al suo interno.