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I muri di cinta del castello e la chiesetta di San Pietro sono sicuramente anteriori al Mille. L'area contenuta tra le mura, alte quasi 5 metri, era di circa due ettari e, secondo l'interpretazione dell'architetto d'Andrade, su di essa era insediato il primo nucleo del ricetto, luogo fortificato dove gli uomini del contado tenevano al sicuro i raccolti e vi portavano in caso d’allarme la famiglia, gli animali e gli strumenti d’uso quotidiano. Quando, nell'anno 1000 l'imperatore Ottone III cede il feudo ai vescovi di Ivrea, questi fanno costruire fuori le mura una grande torre; nel secolo successivo aggiungono al maschio un edificio composto da due piani, dei quali il pianterreno è usato come stalla e il primo piano come residenza.