In principio l'ospizio fu un piccolo rifugio e riusciva a mala pena a riparare gli ospiti cui era destinato. Nel corso dei secoli l'edificio si ampliò in modo tale da assicurare l'ospitalità a molte più persone, assicurando principalmente l'incolumità dei viandanti presi dalle minacce di assalti dei Saraceni. L'abate Bernardo vi fece costruire un ospizio e una chiesa che intitolò a San Nicolò, patrono dei viaggiatori.