Di Mario Gabinio da Fondazione Torino Musei, Archivio Fotografico, Fondo Mario Gabinio
Intorno al 1818 il proprietario del castello, conte Alessandro Vallesa di Vallesa, ministro di Stato, decide di intervenire su un rudere, situato nella proprietà, trasformandolo in una villa. Il castello e la villa passano alla fine dell'Ottocento ai baroni Casana, che nel 1890 avviano una campagna di restauri per il recupero delle strutture architettoniche, cui partecipano gli studiosi dell’epoca: l’ingegner Carlo Nigra e l’architetto archeologo Alfredo D’Andrade. Negli anni Settanta del Novecento, il castello viene acquistato dal conte Allioni di Brondello che attua un'ulteriore serie di restauri. Negli anni successivi, dopo una serie di passaggi, la proprietà viene acquistata da una società immobiliare che riprende i restauri e apre il castello alle visite, organizzando eventi e ospitando set di film e sceneggiati "storici".